Una pelle bella con la scienza. E non si tratta di operazioni chirurgiche o simili.

L’ultima ricetta della bellezza viene dalla neurocosmesi.

I primi studi risalgono a metà degli anni 2000, ben poco tempo fa, ma promettono molto bene.

La nuova scienza della bellezza prende in considerazione le terminazioni nervose sulla pelle, sensibili ai cambiamenti di temperatura, al dolore, al prurito, e tutte le altre stimolazioni.

La neurocosmesi supera le scoperte fatte finora, va oltre la capacità di scatenare una reazione dei neuro recettori e punta invece a stimolarli per condizionarli.

Nata nell’ambito della biologia cutanea, ha alla base dei suoi studi la stretta relazione fra pelle e sistema nervoso.

Negli ultimi tempi é cambiato il modo di concepire la pelle: oggi si parla di sistema neuro-endocrino-cutaneo, in riferimento all’ampio network di neuro peptidi, ormoni e fattori di crescita che rendono la cute uno degli organi più complessi e specializzati.

Le cellule della pelle, oltre alle principali funzioni che svolgono (protezione, idratazione, percezione sensoriale), sono in grado di trasmettere segnali biochimici, partecipando attivamente al complesso dialogo che mette in connessione tutte le cellule del corpo.

I neuro cosmetici contengono principi attivi in grado di agire sul sistema nervoso cutaneo, in particolare incentivando, stimolando o inibendo la liberazione di vari neurotrasmettitori.

I peptidi sono l’ultimo ritrovato in campo cosmetico e sono delle piccole sequenze di pochi amminoacidi naturaliidentiche, che “mimano” l’azione di una proteina naturale, alla quale assomigliano, legandosi in modo altamente specifico ai recettori delle cellule che regolano particolari processi biologici.

Con l’introduzione dei peptidi biomimetici è cambiata la natura stessa della cosmetica.

peptidi sono sostanze di sintesi, formate da due o più amminoacidi. Quando gli amminoacidi si uniscono in una certa formazione creano specifici peptidi, e quando questi ultimi si uniscono a loro volta, creano specifiche proteine. I peptidi dunque, possono essere definiti frammenti di proteine.

Vengono presentati ed utilizzati in cosmesi in svariate “declinazioni-numeriche attive”, volte ad identificarne la quantità e la tipologia di aminoacidi-peptidi che li caratterizzano e compongono) Sono potenzialmente utili in molti ambiti.

Per quanto riguarda le applicazioni cosmetiche, si sta sfruttando soprattutto il loro meccanismo d’azione definito del tipo chiave- serratura, che permette a ciascun specifico peptide di incastrarsi, con precisione assoluta, a un elemento di varia natura. Questo meccanismo è alla base di varie azioni biologiche specializzate come: stimolazione e riparazione dei tessuti cutanei, cicatrizzazione delle lesioni, stimolazione della formazione di macromolecole in diversi strati della pelle.

Ogni peptide ha una sua funzione più o meno specifica, ma la più interessante è quella di essere sostanze messaggere.

Sulla superficie di tutte le cellule del corpo umano, si trovano delle strutture composte da zucchero (polisaccaridi) che hanno la funzione di recettori.

I recettori sono in grado di captare le sostanze messaggere e trasmettere al nucleo della cellula il “messaggio” che esse contengono.

Un esempio: i fibroblasti sono le cellule che hanno il compito di produrre collagene ed elastina, proteine fondamentali per l’elasticità e la compattezza della pelle. Nel caso in cui un peptide venga captato da un recettore posto sopra ad un fibroblasto, può stimolare e aumentare la produzione di queste due proteine, andando così a migliorare la struttura e l’aspetto della pelle. Ed è proprio questa una delle azioni cosiddette anti-aeging.

Sono considerati una valida alternativa, pur sempre cosmetica, alle terapie mediche iniettive; trovano applicazione per il contrasto delle rugosità di tipo cosiddetto Intrinseco-Aging (che si presenta con l’avanzare dell’età), ed Estrinseco-Foto aging (conseguente ad una genesi legata a fattori ambientali negativi).

Abano Terme Biocosmesi Originale utilizza varie molecole a seconda del “messaggio” che vuole dare alla cute. Sono esapeptidi o pentapeptidi o tripeptidi.

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